Nuova Biblioteca Centrale Generale di Informazione e Cultura
Luogo: Monza _ ITALIA
Cliente: Municipalità di Monza
Progetto: MP Architects – C+M – Hilson Moran – ing. Salvatoni
Stato del progetto: Concorso internazione su invito – progetto finalista con menzione
Info di progetto:
La nuova biblioteca centrale di Monza, MOBI, vuole diventare il luogo delle relazioni interpersonali “materiali” tra i fruitori del monumento ed il luogo delle relazioni “immateriali” tra le reti globali, luogo aperto alla multimedialità per realizzare una comunicazione con la totalità del sapere, degli spazi, dei soggetti, scavalcando ogni tipo di barriera.
La proposta progettuale parte dal principio di restauro del complesso dell’ex caserma San Paolo, nel rispetto e nel recupero dell’architettura storica per accogliere la nuova biblioteca della città di Monza e mette al centro del progetto la realizzazione di un nuovo “percorso-spaziale-connettivo”, concepito come luogo del “reference” che si insinua ordinatamente nell’ex caserma attraversandola come un elemento autonomo, caratterizzato da una minima interazione tecnologica e costruttiva verso la struttura esistente.
La piazza diventa parte iniziale e terminale del nuovo percorso-spaziale-connettivo. Il nastro si snoda in tutti gli spazi, interni ed esterni, dell’edificio: un percorso circolare ed a più livelli, con ingresso e uscita nella piazza coperta, che culmina nella terrazza/caffè prevista in copertura, che offrirà un belvedere sul centro storico e costituirà un elemento di riconoscibilità e visibilità dall’esterno.
La corte sarà abitata da “alberi strutturali”, elementi tecnologici che in unico segno racchiudono struttura, schermatura solare, energia rinnovabile, raccolta acque meteoriche, e illuminazione.
La proposta progettuale parte dal principio di restauro del complesso dell’ex caserma San Paolo, nel rispetto e nel recupero dell’architettura storica per accogliere la nuova biblioteca della città di Monza e mette al centro del progetto la realizzazione di un nuovo “percorso-spaziale-connettivo”, concepito come luogo del “reference” che si insinua ordinatamente nell’ex caserma attraversandola come un elemento autonomo, caratterizzato da una minima interazione tecnologica e costruttiva verso la struttura esistente.
La piazza diventa parte iniziale e terminale del nuovo percorso-spaziale-connettivo. Il nastro si snoda in tutti gli spazi, interni ed esterni, dell’edificio: un percorso circolare ed a più livelli, con ingresso e uscita nella piazza coperta, che culmina nella terrazza/caffè prevista in copertura, che offrirà un belvedere sul centro storico e costituirà un elemento di riconoscibilità e visibilità dall’esterno.
La corte sarà abitata da “alberi strutturali”, elementi tecnologici che in unico segno racchiudono struttura, schermatura solare, energia rinnovabile, raccolta acque meteoriche, e illuminazione.